Il mese di luglio del 2023 darà alla luce, a cura di Nonsolopoesie Edizioni una raccolta di Poesie-prose e parole di Asia Streparola, giovane autrice milanese destinata a farsi notare nel panorama editoriale come una nuova voce poetica e prosaica. La scoperta di questo talento è dovuta all’opera della scrittrice oltre che editor Antonella Spinosa che da anni collabora con la casa editrice. Il titolo Kintsugi è già portatore di rivelazioni riguardo il piano narrativo dell’opera che ora vedremo nel dettaglio per poter comprendere meglio il messaggio veicolato dall’autrice. Il temine kintsugi risale alla cultura giapponese del XV secolo ed è una tecnica di restauro di oggetti prettamente di ceramica, riempiendo le pieghe e le crepe provocati da usura o da rotture accidentali, di Uruschi, una resina di una pianta autoctona del Giappone mischiata a farina di riso, poi depositando una linea d’oro sopra il punto di frattura dell’oggetto. La riparazione è visibile ed evidente ma inpreziosita dalle linee d’oro lungo le fratture. Il termine infatti significa letteralmente riparare con l’oro, da “Kin” (oro) e “tsugi” (riparare), riportando l’oggetto medesimo a nuova vita e valorizzato, non più uguale a prima ma diverso e quindi autentico. La tecnica è molto complessa e lunga e si svolge in più fasi ma alla fine risulta una vera e propria opera d’arte, nelle quali le crepe, che in precedenza erano punti “fragili” da nascondere, vengono valorizzate con l’oro. Partendo da questo punto si apre tutto un percorso sistemico-relazionale che coinvolge la persona, e come un oggetto rotto che tendiamo a disfarcene in quanto considerato danneggiato qiu ndi inutile, allo stesso modo tendiamo a considerare le nostre imperfezioni fisiche e le nostre fragilità come un qualcosa da tenere nascosto agli occhi del pensiero dominante, quando riveste grande importanza il bisogno di sentirsi accettati, così riveste altrettanata importanza il bisogno di accettare le proprie diversità in quanto sono queste a renderci unici, anche se questo può rappresentare ancora un tabù. Nel nostro modello societario, il successo personale è associato ad una idea di forza, di perfezione, e nell’idea dominante vi è la convinzione che le imperfezioni rappresentino un sintomo di debolezza, di sconfitta personale. Il Kintsugi è metafora calzante di psicoterapia, dove le nostre imperfezioni ,limiti e fragilità possono diventare occasione di riscoperta di noi stessi, attraverso proprio un percorso di “riparazione” verso un cambiamento che valorizzi le nostre risorse, facendo in modo che noi diventiamo un oggetto unico e prezioso, promuovendo un percorso di creascita, diventando consapevoli di noi stessi. L’opera Kintsugi di Asia Streparola rappresenta tutto questo, una crescita attraverso la scrittura poetica, suddivasa in tre fasi, quali sono le sue fasi di vita che l’anno portata ad una consapevolezza personale proprio dei sui limiti e fragilità, facendola diventare unica e preziosa come artista e come persona. Giovane autrice di ventidue anni, chiaramente non stereotipata come gran parte dei giovani della sua generazione 2.0 o generazione zeta , come si usa dire oggi, dove un vuoto di valori e per non dire molte volte, una totale assenza dei medesimi spingono giovani youtuber a servirsi del mezzo informatico per fare cassa con imprese strabilianti ed improbabili, seguiti da milioni di altri giovani simili e vuoti come loro, convinti che la vita sia questa, tra il serio e il faceto, tra il virtuale e l’improbabile, uno sfoggio di muscoli mediastici dove non vi è spazio per l’amore e i sentimenti, solo denaro facile. Asia Streparola ci propone un modello diverso, un modello di crescita e consapevolezza, anche sul proprio futuro, senza dubbio imperfetto ma reale, dove proprio la nostra imperfetta autenticità e unicità sono un bene prezioso che ci rende consapevoli delle nostre scelte di vita.