“Ascoltate la mia storia e sussurratela piano in respiri assenti. Sono solo echi di canti muti che solcano l’anima”
Con questa citazione , Federico Pasquetti, autore della silloge poetica “Echi di Canti Muti”, già ci introduce all’interno del suo percorso poetico, in quanto sono proprio i canti muti, che provocano quel silenzio assordante fatto di incomunicabilità tra gli esseri umani dell’era moderna. L’autore con lucidità e umiltà d’animo esplora proprio la difficoltà nel comunicare, fatta di silenzi quotidiani che ci isolano dal comune sentire, dove non rimane nulla di noi ad eccezzione degli echi lontani che nulla possono fare , le nostre orecchie non vogliono sentire e al nostro cuore non arriva il canto di gioa, disperazione, paura e tutti gli altri sentimenti di cui l’uomo è dotato ma che pare non sia più in grado di usare. Una silloge introspettiva, un viaggio dove il lettore viene accompagnato all’interno di una visione di idee pulsanti di vita, ma anche di domande, forse senza risposta, a volte cadendo nell’oblio di sentire la sconfitta…” cedemmo per un pezzo di pane e la notte nel letto a contar le briciole. Stendemmo l’anima al chiodo delle abitudini per non sentir quel grido silente come se salvarsi fosse una possibile scelta“(Svendita pag.23). Ed è proprio quel grido silente che non riesce a permeare il sentire. Dunque se la parola e il verbo falliscono, l’ immagine visiva, l’urlo del silenzio allora, forse loro potranno fare breccia nell’animo umano e dunque è proprio la fotografia, il fissare l’immagine nell’eterno, uno scatto di vite quotidiane ad accompagnare le parole del poeta, certo ma quale poeta, il farneticante pensatore o il lucido analista del suo tempo. Federico Pascquetti è senza dubbio dotato di notevole immaginazione e di sentimento che traduce nel linguaggio popolare i suoi canti lirici, capace di infondera con la sua opera una certa dose di fantasia realistica ma anche di bellezza, originalità ed efficacia di creazione. …io sono l’eccezione l’imperfezione è il mio canto .Vivo dove l’ombra declina in luce, ala confine del mare…(Poeta pag.51) Il suo percorso poetico è una esplorazione del vivere comune e se vogliamo una attenata analisi di questa società contemporanea, sorda, muta, cieca e di cui altro non resta che gli echi, di questi canti che resteranno muti, fino a quando non daremo risposte a domande vitali. Io so cosa non sono/lo vedo nei giudizi arroganti/e nei vostri sguardi violenti/…(Chi Sono? pag.50).Un percorso a doppio binario, anima realtà fantasia si mescolano in un “melange” fatto di amore, speranza, e le immagini corrono e si travestono da attimi di vita da dove fluiscono parole.<br>Una raccolta sillogica da leggere attentamente, riflettendo sugli stimoli e le tracce che il poeta semina come mollichine per far si che il lettore raggiunga il centro del pensiero.
Massimo Pescara

Questa opera è stata pubblicata nel 2023 da Nonsolopoesie Edizioni si trova in vendita su tutte le librerie digitali e ordinabile in quelle fisiche per saperne di più vai su www.nonsolopoesie-shop.eu